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...Un forte consumo di alcol provoca nella donna disturbi ginecologici e alterazioni della sfera sessuale.

Si possono verificare gravi sintomi premestruali, irregolarità del ciclo fino all’amenorrea. Sul piano sessuale si osserva una diminuzione della libido fino alla frigidità, un allungamento di latenza e una minore intensità dell’orgasmo. Questa realtà è in contrasto con la diffusa convinzione che l’alcol possa stimolare, per il suo effetto disinibente, l’attività sessuale. In realtà un eccessivo e prolungato abuso provoca spesso un deterioramento della funzione sessuale. Pur se l’alcol agisce come disinibente, soltanto una minoranza di donne modifica il suo comportamento sessuale quando consuma alcol durante o prima di un rapporto sessuale. L’alcolismo è responsabile di un’elevata percentuale di aborti, nonché della nascita di bambini malformati (sindrome di alcolismo fetale).


Pochi sanno che durante la gravidanza la donna non dovrebbe consumare affatto bevande alcoliche dal momento che non è stato finora stabilita nessuna sicura dose per il consumo di alcol. E’ stato osservato in donne incinte che consumavano soltanto 30g (= 375ml di vino a 10°) di alcol due volte la settimana una più elevata incidenza di aborti nel 2° trimestre di gravidanza, rispetto ad un gruppo di donne che non bevevano affatto. L’alcol pertanto deve essere considerato come un fattore di rischio di aborto e come tale occorre sconsigliarne l’assunzione in gravidanza. Oltre a ciò, il consumo di alcol provoca un incremento dei parti prematuri, di neonati sottopeso e di mortalità perinatale.
L’alcol attraversa la barriera placentare e danneggia il feto nella sua vita intrauterina (sindrome di alcolismo fetale). In particolare l’alcol esercita effetti lesivi sullo sviluppo del cervello. Esso infatti è responsabile sia di anomalie di sviluppo delle strutture nervose (dendritiche e assonali) specie a livello cerebrale, sia di alterazioni a carico dei neurotrasmettitori cerebrali. Questi ultimi sono sostanze chimiche deputate al controllo e all’armonico funzionamento delle nostre strutture nervose superiori. L’alcol interferisce proprio con l’azione di queste sostanze, in particolare con la noradrenalina, le endorfine e le encefaline.


Nei primi giorni di vita fetale l’alcol agisce come una sostanza tossica, proprio mentre il cervello si sta sviluppando rapidamente. Oltre una certa dose, l’etanolo (alcol etilico) provoca la morte del feto e ne consegue l’aborto. A dosi non letali, l’alcol causa invece un rallentamento della crescita; si verifica una riduzione del peso fetale ed un aumento delle endorfine a livello delle regioni posteriori del cervello; ciò determina uno squilibrio nello sviluppo globale del cervello. Per contro si realizza una carenza degli altri neurotrasmettitori (noradrenalina ed encefaline) i quali sono responsabili dell’adattamento al mondo esterno. Ne risulta una patologia del comportamento che può costituire la base della sindrome di alcolismo fetale. Questa sindrome rappresenta la terza causa di ritardo mentale nei bambini. Essa si manifesta con un ritardo di accrescimento pre e post-natale, con alterazioni caratteristiche del volto (microcefalia, microftalmia, ipoplasia della zona facciale mediana). Henyer ed i suoi collaboratori trovarono su 100 bambini figli di alcolisti 10 casi di epilessia, 30 casi di ritardo psicomotorio e 60 casi di disturbi del comportamento.

Quando un bambino con sindrome di alcolismo fetale cresce, possono diventare evidenti anche disturbi dell’udito, del linguaggio e della parola. Si possono verificare anche malformazioni congenite, alterazioni oculari, difetti urogenitali, difficoltà di apprendimento. Bambini che non presentano tutti i segni per la diagnosi di sindrome alcol-fetale possono tuttavia mostrare carenze fisiche e\o mentali coerenti con un fenotipo parziale (effetti alcol-fetali). Si calcola che un terzo dei bambini nati da madri alcoliste che consumavano, durante la gravidanza, più di sei dosi di alcol al giorno sono affetti da sindrome alcol-fetale. Il numero di bambini con effetti alcol-fetali è il triplo di quello di bambini con sindrome alcol-fetale, indicando come l’assunzione di alcol durante la gravidanza costituisca un grande problema di salute pubblica.


La disfunzione del sistema nervoso centrale che segue all’esposizione all’alcol del feto si manifesta in forma di iperattività, mancanza di attenzione, ritardo mentale, difficoltà di apprendimento del bambino. Tali alterazioni possono verificarsi anche in quei bambini che non mostrano le deformità cranio facciali o il ritardo di accrescimento osservabili nella sindrome alcol-fetale.

Aiutaci a curare una donna alcolista. E’ una di noi.

Dr. Maurizio Pasquazzi, alcologo. (IPRA s.r.l.)